lunedì 31 dicembre 2007

ultime ore....

Il 2007 sta per finire... si fanno bilanci e ci si augura sempre un anno migliore... Io spero che l'Anno Nuovo porti a tutti quella dose di saggezza che ci faccia vedere di ogni cosa il lato positivo e che ci aiuti a saper sorvolare su quelle cose che a pensarci dopo non sarebbero poi così importanti...

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lunedì 24 dicembre 2007

...e quasi mi sento Babbo natale

Già....dopo tanto tempo di silenzio, ormai a me stessa immagino, scrivo queste due parole... Mi dispiace ma è stato impossibile trovare tempo e serenità sufficiente per tornarci sovente come avrei voluto, ma gli auguri devo farli ... a tutti un Natale gioioso, sereno e senza pesi....

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lunedì 12 novembre 2007

...pensiero del giorno



Domandarsi perché quando cade la tristezza in fondo al cuore come la neve non fa rumore...

Lucio Battisti (Emozioni)

sabato 27 ottobre 2007

le mie cose....un Halloween di tregua...

Un augurio per tutti quanti ed anche per me, che con Halloween i problemi quotidiani che tutti dobbiamo affrontare e che ci rendono a volte difficile sorridere ed avere voglia di sognare si allontanino almeno per un po'.... che ci sia almeno una tregua Halloween da sogno per tutti noi!


lunedì 22 ottobre 2007

quando mancano le parole...

Ci sono momenti nella vita di ciascuno in cui per molto che ci sia abituato a esprimere i sentimenti mancano le parole per dire tutto ciò che riempie il cuore, tutto quello che si vorrebbe dire ma che , a parole non si riuscirebbe mai, e questo per me è uno di quelli, il più importante, il più difficile... non ho trovato un altro modo, ma so che tu capirai....

Per te....


lunedì 1 ottobre 2007

pensiero...di ritorno...

E' un bel po' che non riesco a scrivere nulla un po' per mancanza di tempo, ma soprattutto per problemi di pc che mi rende difficili i collegamenti, e soprattuto mantenere la linea il tempo necessario per poter fare un post intero ... E mi dispiace tanto perché questa è stata ed è la mia prima "casa" (e unica proprio "mia") nel web... Spero sempre in un miracolo e che il mio pc si riprenda almeno quel po' che basta per poter di nuovo frequentare un po' di più ma sebbene vivo di speranze mi sa che se non mi capita un pc nuovo fra le mani sarà dura... In attesa di tempi migliori e pensando nella libertà, anche quella che ti può dare un pc con tutto quello che ti permette di fare, un bel pensiero di Richard Bach da "Il gabbiano Jonathan Livingston)






Ciascuno di noi è, in verità, un immagine del grande gabbiano, un infinita idea di libertà, senza limiti.

(Richard Bach)

venerdì 21 settembre 2007

...pensiero del giorno...




Non è mai troppo tardi per essere ciò che avresti voluto essere.


(George Eliot)

sabato 15 settembre 2007

…e al sabato si dorme un po’ di più…

Salve, come ho già avuto modo di dire, io adoro il sabato perché essendo vigilia di un giorno di festa, da sempre, potevo star alzata fino a più tardi (già da piccola avevo problemi a dormire) ma soprattuto perché si poteva alzarsi più tardi, almeno un pochino…anche se alla fine ci si svegliava sempre alla solita ora…ma si poteva stare a letto un po’ a poltrire… Ma oggi, questo mio amico, fanatico salutista, è dalle 6 e mezza che continua a dirmi di stare sveglia e che devo avere gli occhi vispi come i suoi … ma perché? è così bello quel sguardo addormentato un tantino da pesce lesso…non trovate che fa molto romantico?


venerdì 14 settembre 2007

...spuntino?

Ultimamente ho così poco tempo che se mai arrivo, arrivo sempre in ritardo, volevo offrirvi il dessert, ma data l'ora quasi quasi posso offrirvi merenda, almeno qua a nord, per cui....se vi va...

giovedì 13 settembre 2007

lunedì 10 settembre 2007

...i fuochi artificiali...

Non sono stati sul mare ovvio, da noi non c'è, ma sono stati dei bellissimi fuochi artificiali quelli di questa sera... splendidi veramente ed è una delle, non tante, cose bellissime che capitano nella mia città...una solo volta all'anno, ma sono veramente belli...

Quest'anno hanno perso prima d'iniziare ogni poesia...Eravamo nel parcheggio di un supermercato e molti, stanchi di aspettare fermi in piedi alla buona ora lunga di ritardo che avevano, hanno presso mano al portafoglio e liberato delle loro sedi i carrelli, e c'era chi si sedeva dentro come i bambini, e chi lo metteva di fianco e ci si sedeva sopra... Noi, siamo stati prima seduti in un dehors di un bar, e poi stoicamente in piedi, assalita io dalle formiche che trovavano che le mie gambe così bianche erano la pista ideale per le loro scorribande...ma le formiche non dormono di notte?... forse le abbiamo disturbate il sonno e hanno trovato il modo di vendicarsi su di me...

Ma poi sono iniziati, ed erano belli, si, ma normali diciamo, come gli altri anni...Ma il pezzo finale, gli ultimi 5 minuti sono stati una esplosione di gioia e di luce continua e sempre in crescendo... un'autentica meraviglia al punto che tutti, ma proprio tutti, senza nemmeno aspettare i 3 botti finali che tutti gli anni segnano la fine dei fuochi, ci siamo messi ad applaudire all'unisono... anche se questo applauso era soltanto per dirci fra di noi quanto ci aveva coinvolto e piaciuto, era un nostro sfogo, un'esplosione anche questa di gioia ed ammirazione dato che loro, ben lontani da noi mai lo avvrebbero potuto sentire....

domenica 9 settembre 2007

buonanotte...

E che il profondo sonno di questa famigliola ci ispiri...


sabato 8 settembre 2007

...pensiero della sera...




«Quando l'aquila che si credeva un pollo vide volteggiare nel cielo un'altra aquila, dapprima abbassò la testa sconsolata e si disse: "Io non sono che un pollo". Poi rialzò gli occhi e, a poco a poco, dispiegò le sue magnifiche ali. Non ebbe più paura e il cielo l'accolse...»


C'è un modo per vivere ed essere liberi: credere nelle cose impossibili e nei miracoli...

(Anthony de Mello)

...sabato, mi succede ogni sabato...

Finalmente sabato!! Devo dire che ho sempre adorato il sabato, forse è rimasto dai tempi della scuola perché al sabato appunto pensavo che l'indomani si poteva dormire quanto si voleva, ed allora che dormivo poco ma di sonno ne avevo una valanga, mi sembrava il massimo poter alzarmi un giorno quando ne avevo voglia e senza l'assillo di una voce che continuava a dire..."si fa tardi, alzati...ma non mi senti?"...e poter rimanere la sera prima fino a più tardi, tanto..."domani è domenica"... Ora le cose sono cambiate ma io continuo ad adorare il sabato, è il mio giorno preferito della settimana perché sempre è pieno di speranze... forse in una domenica di relax, di divertimento, di chissà cosa... Poi la domenica sarà una delle solite domeniche ma almeno il sabato era pieno di attese e speranze...

venerdì 7 settembre 2007

e finalmente è finita la giornata...

Incomincia a farsi sentire forte il sonno e nonostante tante cose che vorrei fare non mi rimane che scappare a dormire.... Dopo una giornata come quella d'oggi, piena d'imprevvisti non proprio gradevoli nella maggior parte, non mi rimane che sperare che domani sia una giornata diversa un tantino più tranquilla e noiosa forse, ma meno difficilina, perché uno cerca di non prendersela, di vedere le cose positive....ma per molto che ci giri attorno a volte di positivo non c'è proprio nulla...o così poco....


giovedì 6 settembre 2007

...pensiero della sera...



La fantasia è più importante della conoscenza

(Albert Einstein)

...pensiero della notte



Se andrai a caccia di stelle, potrai non prenderne nessuna, ma non tornerai indietro con un pugno di fango.

(Anonimo)

mercoledì 5 settembre 2007

buongiorno!







Sì, lo so non è molto presto ma non sono potuta venire prima, qua c'è il sole e fa fresco, ma ha l'aria d'essere una splendida giornata... perciò, crediamoci....

leggenda della notte... la mimosa, fragile e gentile...

In un paese lontano, all'altro capo del mondo, nell'isola di Tasmania, ed in un tempo altrettanto lontano, nacque il fiore della mimosa. Gli abitanti dell'isola ne raccontano la leggenda.

In quel tempo, l'isola era dominata da un re guerriero, molto coraggioso e bello, alto ed agile, di pelle scura e coi capelli neri e lucenti come l'ala dei corvi, ma col cuore indurito dalle numerose battaglie. Così era tutta la sua gente: alta, scura di pelle e brusca di modi, con lunghi, lisci capelli a incorniciare il viso severo. Essi amavano i combattimenti contro le numerose tribù nemiche, e le cacce pericolose alle belve che infestavano l'isola. Combattimenti e cacce che affrontavano con altre grida crudeli, per spaventare il nemico. Un giorno, durante l'ennesimo combattimento, il re venne gravemente ferito.

La madre e la sorella del re amavamo molto il loro caro, ma non amavano affatto la sua bella e giovane moglie, che non giungeva gradita al loro cuore, duro quanto quello di lui.



La giovane regina era una creatura del tutto diversa, piccola di statura, timida e gentile, con i capelli arruffati in corti riccioli, biondi come batuffoli d'oro, la pelle dorata come miele puro e una bassa voce soave che sembrava una musica. Pareva giunta lì da un altro mondo, la piccola regina, da un mondo di fiori, di sorrisi e di pace. Le due donne, scarne, scure e crudeli come il loro congiunto regale, erano inevitabilmente gelose della dolce, tenera bellezza di lei.

Approfittando della timidezza della piccola sposa, le due donne si precipitarono a curare il loro congiunto, trattenendo con vari pretesti la moglie lontana dalla tenda dove giaceva il ferito. Lei si disperava, perché era molto innamorata di quel suo marito rude e forte, ma non osava far valere i propri diritti di moglie, dimentica, nel suo sgomento, che erano anche doveri, temendo di far cosa sgradita alla suocera ed alla cognata, e quindi di turbare la convalescenza dell'uomo che amava.

La piccola regina era sola, nessuno la consigliava, perché i cortigiani, con la viltà dei deboli, si erano schierati dalla parte che intuivano più forte, e crudele, in quella lotta silenziosa per impadronirsi del cuore del Re.

Passarono i giorni, che divennero settimane, e poi mesi. Quando infine il Re fu guarito era ormai solo desideroso di punire la piccola regina le cui visite aveva tanto aspettato, senza che il suo orgoglio di re gli avesse permesso di ordinare la presenza della donna che nel suo cuore invocava. E dunque il Re bandì dal suo cospetto, senza esitazione, la giovane moglie innocente, senza nemmeno volerne ascoltare le ragioni, tanto il solo vederla, ormai, gli riusciva sgradito.

Giunse infine il fratello a riprendersela, il fratello, della stessa impietosa razza del Re. Venne per riportarla a casa, ripudiata, libera, lei che era cinque volte madre, di darsi ad un altro uomo. Ed in soli sette giorni il fratello la rimaritò ad un Principe di luoghi lontani, distanti dal regno dal quale la piccola regina era stata senza colpa bandita.

Pure, timida e dolce com'era, la piccola, infelice Azar, ormai senza più lacrime né desideri, non si ribellò al suo destino. Chiese soltanto, come dono di nozze, un velo che le consentisse, nel lungo viaggio per raggiungere la sua nuova dimora, di coprirsi il volto ed il corpo, per non essere riconosciuta quando fosse passata dalle terre di Asan, padre dei suoi figli e crudele signore, poiché l'incontro coi suoi piccoli le avrebbe senza alcun dubbio spezzato il cuore.

Il Principe suo nuovo sposo era meno duro di cuore di Asan, e in qualche modo la disarmata dolcezza della piccola regina scacciata dal suo regno ebbe a parlare al suo cuore. La giovane ebbe dunque il suo velo, col quale si ricoprì interamente. Ma quando passò davanti alla reggia che era stata sua, i figli di lei, che ogni giorno spiavano dall'alto delle torri il ritorno della madre, la riconobbero nonostante il lungo velo ed accorsero piangendo e invocando a gran voce il suo ritorno.

Ancora una volta, Azar fece appello alla pietà del suo nuovo Signore, chiedendo che le fosse consentito fermarsi un momento, e lasciare un dono a ciascuno dei figli. Ed il Principe ebbe ancora una volta pietà della piccola sposa disperata, e acconsentì alla richiesta. Così, Azar poté regalare ai suoi bambini stivali trapunti d'oro, e lunghe, ricche vesti alle fanciulle, e lascio un abitino per il più piccolo, che dormiva ignaro nella culla. Il padre però, da lontano, vide tutto questo, e richiamò a sé i figlioli, che dimenticassero in fretta la madre indegna di loro.

Azar sentì quella voce dura dettare ancora una volta il suo destino, e ancora non seppe trovare parole a difesa della sua inutile innocenza. Si accasciò allora, ormai sfinita dall'ingiustizia e dal dolore, e sopra di lei il lungo velo di nuova sposa si posò pietoso a coprirla da tutti gli sguardi.

Andò più tardi il suo nuovo Signore a riprendersi l'infelice creatura, deciso a regalarle una vita intera di felicità. Ma ormai il destino di Azar era giunto a compimento. E fu così che il Principe pietoso, sotto il lungo velo che era stato il suo dono di nozze, non trovò che un fragile arbusto fiorito di mimosa, ben abbarbicato con le sue radici alla terra, deciso a non lasciarsi strappare dal luogo dove era tutto il suo cuore, i piccoli fiori odorosi a ricordare ai figli di Azar i batuffoli biondi che ricoprivano il capo della loro madre, al tempo in cui era stata felice.

Ad Azar, così dolce, remissiva, obbediente e infelice, il tempo renderà poi giustizia alla sua bizzarra maniera: perché il fiore nato da lei verrà riconosciuto da tutte le donne come il simbolo della propria presa di coscienza, e della capacità di decidere esse stesse il proprio destino. Apparentemente delicato, in realtà forte e resistente, impossibile da sradicare, contro il suo volere.

martedì 4 settembre 2007

...una buonanotte...



Oggi sono stanchissima ed ho un gran sonno...corro subito a letto ma prima volevo augurare a tutti una buonanotte dolce e serena come quella di queste due nostre amiche...


...pensiero della notte...




Ho disegnato un cuore sulla sabbia per farvene dono...

domenica 2 settembre 2007

...la rosa...




Una rosa bramava giorno e notte la compagnia delle api, ma nessuna andava a posarsi sui suoi petali.

Nonostante ciò, il fiore continuò a sognare: nelle lunghe notti, immaginava un cielo dove volteggiavano miriadi di api, che si posavano a baciarlo teneramente. Grazie a questo sogno, riusciva a resistere fino all’indomani, allorché tornava a schiudersi con la luce del sole.

Una notte, conoscendo la solitudine che la attanagliava, la luna domandò alla rosa:

“Non sei stanca di aspettare?”
“Forse sì. Ma devo continuare a lottare.”
“Perché?”
“Perché se non mi schiudo, appassisco.”


Nei momenti in cui la solitudine sembra annientare ogni bellezza, l’unica maniera di resistere è quella di mantenersi aperti.


(da Sono come il fiume che scorre di Paulo Coelho)

...una domenica di relax...

Finalmente!!... Intendiamoci, teoricamente non sarebbe così ma praticamente oggi è una bella domenica di relax ed era ora! Domani si riparte ma oggi posso dedicarmi, almeno per un po', a fare ciò che desidero senza dover correre dietro a qualcuno o qualcosa... L'imbianchino finalmente ha finito il suo lavoro ed anche se ho ancora un garage impraticabile con tutto l'immaginabile e non in mezzo può aspettare a domani... la macchina è dentro, e per ora è l'unica cosa importante, il resto verrà poi... Che lungo periodaccio, fra operai, lavori, riparazioni... e fosse solo quello... anche l'umore, l'entusiasmo e la voglia di fare ne hanno subito un brutto colpo fra stanchezza e problemi vari... Ma oggi finalmente c'è il sole e l'entusiasmo si è "riscaldato"... sperando sia l'inizio della risalita e non ci siano docce fredde... ma oggi, finalmente è domenica!!


domenica 26 agosto 2007

...pensiero della notte...



La realtà divenne sogno ed il sogno realtà.

(Emily Dickinson)

giovedì 23 agosto 2007

...pensiero della notte



Mai nulla di splendido è stato realizzato se non da chi ha osato credere che dentro di sè ci fosse qualcosa più grande delle circostanze.

(Bruce Barton)

martedì 21 agosto 2007

...buongiorno....e piove, ma quanto piove!!...

Buongiorno, volete fare colazione con me?.... Che bruttissima giornata oggi, è tutto buio e triste e piove tantissimo....ma chi può pensare di essere in estate col freddino che da giorni fa?...Nel resto d'Italia sembra che questo estate sia stato molto calda ma qua quest'anno non lo abbiamo vista praticamente...forse quando ero in Spagna avrà fatto caldo quei 15 giorni, non so, ma in tutta questo estate i giorni di caldo proprio estivo sono stati meno di una settimana....Ed ora sinceramente, sembra ormai che da un bel po' siamo in autunno soprattutto per le temperature....Beh, mi prendo un bel caffè caldo, perché nonostante la data fa piacere ormai prendere qualcosa di caldo....

lunedì 20 agosto 2007

pillole di Madrid: dolci, feste, ozio e.. hasta la vista a Madrid!

I dolci di Madrid sono legati soprattutto alle feste della città. “Las torrijas”, il più importante di tutti, si mangia soprattutto nella Settimana Santa e sono fette grosse di pane inzuppate nel latte (o nel vino) passate nell’ uovo e fritte, tocco finale un po’ di cannella o miele. Le “huesos de santo” (ossa del santo) devono il loro nome alla forma allungata ed al fatto che si preparano il 1 di Novembre, il giorno di Ognisanti. Sono fatti di pasta di mandorle ripiena di crema. Sono il modo di ricordare i defunti dei madrileni, assieme ai “buñuelos”. Le “rosquillas del santo” si preparano per il 15 maggio festa di San Isidro, patrono di Madrid. Sono ciambelle e sono di tre tipi: “las tontas”(le sceme) chiamate così per non essere ricoperte di nulla; “las listas” (le furbe) ricoperte di zucchero fuso e quelle di Santa Clara ricoperte di meringa secca. Non si possono dimenticare “los churros” che abbiamo già menzionato e “los barquillos” cialde di forma cilindrica, molto simili a quelle dei gelati, che vengono venduti per strada in tutte le feste da caratteristici personaggi col tipico vestito del “chulapo” di Madrid che li trasportano in enormi e curiosi cilindri colorati con una apertura in alto che somiglia alla ruota di un timone, la “barquillera”…



E siccome i dolci tipici si mangiano nelle principali feste cittadine, non si può non menzionare le tipiche feste di Madrid. Sono forse le uniche occasioni in cui si vede e si sente il “vero madrileno”. Sono molto popolari e si svolgono per strada, frequentate soprattutto da chi madrileno lo è da sempre e tutto l’anno convive serenamente ed in armonia con gente di ogni dove, ma che in queste occasioni torna a sentirsi “solo madrileño”. Nelle “verbenas”, balli per strada, si balla “el chotis”, il tipico ballo di Madrid, si fanno uscire dagli armadi i vestiti di “chulapos” e “chulapas” e si sentono suonare los “organillos” (piccole pianole da strada). Le principali feste sono: il 15 maggio per il patrono San Isidro ed il 15 agosto per la “Virgen de la Paloma” la patrona “popolare” di Madrid. Ovviamente si fanno anche processioni e per San Isidro si va anche alla “hermita del Santo”, mentre il quadretto della “Virgen de la Paloma” ogni anno per la sua festa viene amorevolmente preso in consegna dai pompieri, gli unici in grado con la loro scala di poterlo prendere e portarlo in processione per le vie. Come detto prima, la Virgen de la Paloma (Madonna della Colomba, nome datole per il ritrovamento del quadro che la rappresenta in una colombaia) è solo la patrona “popolare”. La patrona ufficiale è la “Virgen de la Almudena” la cui effigie rimase nascosta dentro la muraglia di Madrid dal 712, anno in cui fu nascosta per sfuggire all’assedio arabo, fino all’anno 1085 quando, finalmente riconquistata Madrid e non riuscendo a trovare più il luogo del nascondiglio, durante una processione fatta allo scopo di chiedere un segnale per trovarla, si aprì la muraglia con grande frastuono ed apparve l’immagine. Oggi in quel luogo c’è una targa a ricordo ed una piccola effigie.


Ci sono infinità di cose che potrei ancora raccontare di Madrid, tantissimi posti appena accennati o lasciati da parte per non disperdere troppo il filo del racconto della “mia città”..C’è una gran offerta culturale con ben 73 musei, opera, teatri, spettacoli di ogni tipo, festival di musica e danza…estesi e curati parchi e giardini che permettono di passeggiare, remare, fare sport, persino di dare da mangiare agli scoiattoli in una città che è una delle capitali più verdi d’Europa…C’è l’enorme aeroporto internazionale dove arrivano settimanalmente più di 1000 voli provenienti da tutto il mondo; ci sono due Palazzi di Congressi, c’è il moderno recinto della fiera “del Campo de las Naciones” e ci sono più di 80.000 posti in altri centri di riunioni che fanno di Madrid uno dei centri di affari più rinomati d’Europa… C’è una metropolitana efficiente e molto estesa che permette non solo di raggiungere in pochissimo tempo qualunque zona della città ma che ormai raggiunge l’aeroporto e molti paesi della provincia…e ci sono tante altre cose ancora…


Ma quel qualcosa che caratterizza Madrid è la sua profonda e contagiosa passione per la vita, la sua scatenata effervescenza così come quella dei suoi abitanti. Io direi che Madrid più che vista va “assaporata”, ad incominciare dai “volti” di Madrid, i volti della gente che si vede per strada…suonatori di bicchieri, piccole bands più o meno improvvisate, mimi…ovunque è un palcoscenico, ovunque ci si raduna…



C’è un’ infinità di proposte per il tempo libero e lo svago. A Madrid esce settimanalmente un giornalino molto venduto, si chiama la “Guia del Ocio” e serve per poter conoscere almeno una parte dell’ampia offerta che c’è al riguardo. Locali, discoteche, bar, caffè e nuove terrazas aprono in continuazione. La zona vecchia, piena di animazione e sempre brulicante di gente fino a tardi, i quartieri di Chueca (per i gay), Bilbao (per i modaioli) e Malasaña (per gli alternativi) racchiudono il triangolo della moda madrilena, delle nuove tendenze e della vita notturna più scatenata. Ci sono anche Arguelles per gli studenti, Salamanca per i bar con musica e Huertas per tutti.



E c’è anche una grande offerta commerciale e per lo shopping che va dalle piccole e caratteristiche botteghe del centro, a tutte le più grandi firme ed alla grande distribuzione con l’immancabile Corte Inglés, che si trova ovunque, la “esquina del Bernabeu” (vicino allo stadio del Real Madrid), Xanadù, Mercado Fuencarral, e “la Vaguada” per citarne solo qualcuno dei più noti.


Non mi rimane che dire…anche se lo avrete già capito.. che io adoro Madrid con tutta la sua allegria, la sua confusione e le sue contraddizioni ma con quella vitalità che difficilmente si trova altrove. Spero che, se andrete in Spagna, visitiate Madrid perché, come già dissi all’inizio di queste pillole, noi madrileni diciamo…de Madrid al cielo y un agujerito para seguir viendo…(da Madrid al cielo…ed un forellino per poter continuare a vederla)



domenica 19 agosto 2007

le grandi manovre....

Finalmente seduta!.... Ho finito ora di sistemare le cose più grosse del piano di sopra per domani...dovrebbe arrivare l'imbianchino a tinteggiare casa!...certo che questo anno le mie "vacanze estive" sono all'insegna dei grandi lavoroni...altro che stress da ozio... E domani, ho sentito dalle previsioni meteo è prevista pioggia qua... speriamo la perturbazione sia mite e voglia gentilmente passar veloce perché non c'è nulla di peggio che imbiancare casa costretta a chiudere le finestre.. ci ho già fatto la prova, sono riuscita a fare il massimo penso, imbiancare casa sotto un'enorme nevicata e non dimentico che incubo è stato...a cominciare da quello olfattivo....


Sia come sia spero almeno che per una volta sia qualcosa di veloce, ma da quando vivo in Italia ho capito che se si incominciano i lavori iniziano i guai, sembra che ogni cosa che non doveva capitare capiti e ti trovi l'operaio del momento che ti chiede sconsolato, ed ora?...questo non era in preventivo, tocca a lei dire, ma se non facciamo così.... Insomma, le solite cose...il preventivo è basso per strapparti il si, dopo di che, ogni possibile lavoro sarebbe da fare, altrimenti.... e così i tempi si dilungano ed i preventivi vengono superati all'insegna di...ma chi si poteva aspettare?... chi poteva immaginare?... forse sembriamo tutti fessacchiotti caduti or ora da un pero, ma sinceramente almeno qua i peri sono ormai pochini... forse potrebbero rendersene conto che ormai dai "kiwi" che pullulano, non si cade ma si guarda tutto leggermente un po' più dall'alto...