martedì 31 luglio 2007
...le solite cose...
lunedì 30 luglio 2007
...pensiero della notte...
domenica 29 luglio 2007
...buona merenda!!
(cliccate per scorrere le foto)
...c’è chi non ne hai mai abbastanza (foto 1)e chi invece è subito sazio (2), chi vorrebbe il frutto proibito (3) e chi si accontenta delle briciole (4), chi lo vorrebbe solo per sé (5) e chi lo mette a disposizione degli altri (6), chi lo vorrebbe ma non può (7) e chi pur potendo si accontenta della parte meno prelibata (8), chi pur che non l’abbiano gli altri ne prende anche il futile (9) e chi s’accontenterebbe di non essere la preda (10), chi di farlo per gli altri ne fa scopo della sua vita (11) e chi di esibirlo e vantarsene ne fa uno scopo (12)...
...e finalmente, c’è chi come il coniglietto in alto o me, a quest’ora sente un certo languorino e si accontenterebbe solo di qualche biscotto per merenda!!....
la "mia" Madrid Borbonica 3
..pillole di…Madrid: la Madrid Borbonica. Terza parte.
L’enorme edificio di granito e calcare, opera di architetti italiani, mescola barocco, neoclassico e rococò, quest’ultimo soprattutto negli interni. Davanti alla facciata si apre la Plaza de Armas da cui si accede all’interno composto da ricche sale e sontuosi saloni come il “Salon de Columnas”, utilizzato come sala di banchetti nelle cerimonie di stato. Di grande impatto la “Sala de Porcelana” coi muri rivestiti di porcellane bianche e verdi con disegni di ghirlande e cherubini e la “Sala de Comida”, sfarzosissimo salone in stile rococò con decorazioni dorate, arazzi fiamminghi, lampadari di cristallo, vasi cinesi e una enorme tavola imbandita con argenteria finemente lavorata. Nelle sale adiacenti sono esposti vasellame e manufatti in oro o argento nonché alcuni strumenti preziosi come un violino di Stradivari e una chitarra dal legno finemente lavorato. La “Capilla Real “è semplice e austera nel suo stile neoclassico. Dalla grande piazza si accede anche alla “Real Armeria” con armi, cavalcature e armature spagnole o di altri eserciti. Ad un lato del Palazzo ci sono i Giardini di Sabatini, tipicamente italiani. Da notare che la famiglia Reale spagnola non abita qui ma qua si svolgono solo cerimonie ufficiali.
Percorrendo la strada verso la Plaza de Espana, meta finale di questo nostro giro, ci troviamo di colpo in un angolo spostato nello spazio ed il tempo: un tempio egiziano nel cuore della capitale spagnola, el Templo de Debod. E’ un antico tempio donato alla Spagna dall’Egitto a riconoscenza per l’aiuto dato alla salvaguardia dei tesori egiziani e sorge in un bel parco con un’ampio panorama sulla parte ovest di Madrid. Dal tempio, attraverso un sottopassaggio, si giunge alla Plaza de Espana, una delle più animate. Qui si ergono le moli dell’Edificio Espana e la Torre de Madrid, i due primi grattacieli di Madrid, simbolo del regime franchista.
L’arteria principale della moderna Madrid è il Paseo de la Castellana, un lungo viale alberato proseguimento come abbiamo visto del Paseo del Prado. Percorrendolo, si ha modo di ammirare la Madrid capitale commerciale e amministrativa. E’ il principale collegamento da nord verso sud ed iniziò a svilupparsi nel XIX secolo per merito dell’aristocrazia cittadina che edificò una serie di palazzi estivi da Plaza de Colon verso nord. Qua fra l’altro si trova il Museo Lazaro Galdiano, uno dei tanti musei di Madrid.
A est, la Castellana fiancheggia il Barrio de Salamanca, un ricco quartiere di boutique e aree residenziali. A sud ovest si trovano i quartieri di Chueca e Malasana, nei quali si respira l’atmosfera madrilena più autentica. Il tratto più a sud del viale si chiama Paseo de Recoletos. Poco distanti vi sono il Museo Arqueologico Nacional ed il Cafè Gijon, locale amato dagli intellettuali, fondato nel primo ‘900. In un altro popolare quartiere, Las Ventas, si trova la Plaza de Toros.
Fuori dal centro ci sono dei piccoli ed interessanti musei così come numerosi edifici storici: dalla Puerta de Toledo, un arco trionfale iniziato nel 1813, ai ponti di Toledo e di Segovia sul Manzanares, all’edificio residenziale vecchio stile di La Corrala.. A nord sorge il moderno quartiere commerciale di Azca, con grattacieli e moltissimi negozi alla moda. Vicino si trova uno dei più caratteristici angoli della Madrid dei grattacieli, le Torre Kio, che formano la chiamata Puerta de Europa nella Plaza de Castilla. Sono due torri inclinate l’una verso l’altra, 15° rispetto alla verticale, con un’altezza di 114 m e 26 piani. Sotto queste torri scorre il traffico di Madrid, e credetemi, rimanere fermo al semaforo sotto questa inclinazione fa un certo effetto. E sempre a proposito di questa Madrid proiettata verso il futuro, di notevole rilievo è stata la costruzione dei 4 nuovi terminali dell’aeroporto che lo hanno trasformato nel più grande del mondo per superficie di terminali e a cui si può accedere con la metropolitana, la più grande per ora, nel mondo per estensione e numero di linee.
venerdì 27 luglio 2007
leggenda del mattino...l'origine del sole...
Una volta, tanto tempo fa, in cielo non c'era ancora il sole, c'erano solo la luna e le stelle. Sulla terra non c'erano ancora gli uomini, ma solo uccelli e bestie, che però erano assai più grandi di adesso.
A quel tempo lo struzzo, lo emu e la gru erano grandi nemici. Un giorno essi si scontrarono in una terribile battaglia. Essi lottarono a lungo, finché l'emu mise in fuga la gru. Presa dalla collera, la gru afferrò un uovo dei suoi e lo lanciò con tutte le sue forze contro il cielo. Il grosso uovo cadde in cielo su un gran mucchio di legna. Il giallo dell'uovo si sparse, e il mucchio cominciò a bruciare con una fiamma chiarissima.Sulla terra c'era tanta luce come se fossero spuntate dieci lune tutte insieme. Gli uccelli e gli animali erano sbalorditi: essi erano abituati a vivere in un'oscurità perpetua, non avevano mai visto tanta luce.
Quando lo spirito del cielo vide com'era chiara e bella la terra, pensò che sarebbe stata una bella cosa poter accendere ogni giorno un fuoco come quello.Chiamò i suoi aiutanti e ordinò loro di raccogliere di nuovo un gran mucchio di legna, e quando era grosso abbastanza di accenderlo. La legna cominciò a bruciare e spuntò il mattino. Il fuoco raggiunse il massimo, e sulla terra era mezzogiorno. Il fuoco si andava spegnendo, e sulla terra calava la sera.
E da quel giorno gli spiriti del cielo hanno sempre fatto così. Ogni notte essi fanno un mucchio di legna, ogni mattina l'accendono. E per avvertire la terra che il mucchio è grosso abbastanza, e presto verrà acceso, ogni mattina essi mandano fuori come segnale una stella grande e luminosa, la stella del mattino.Questa stella, però, possono vederla soltanto coloro che sono già svegli. Chi dorme non la vede.
I buoni spiriti decisero perciò di mandare ogni mattina sulla terra anche un secondo araldo del sole. Per un bel pezzo, però, essi non riuscivano a mettersi d'accordo sull'essere cui affidare un incarico tanto importante. Una sera udirono un gallo cantare. «Ecco il nostro araldo!» essi esclamarono.E da quel giorno il gallo avverte col suo canto ogni mattina che gli spiriti del cielo stanno per accendere il sole.
...tic, tac, tic, tac...
Si, potrei continuare cantando all'orologio perché non faccia trascorrere il tempo ma a quest'ora è meglio non farsi sentire molto. E' un tantino presto ed i vicini sicuramente ne avrebbero qualcosina da dire sulla mia avversione verso l'orologio ed il trascorrere inesorabile del tempo...ma è da un po' che non trovo tempo per nulla e men che meno per scrivere una sola parola mia qua... Non che sia una grande perdita, anzi, ma mi manca parecchio direi.... il tempo corre e corre ed io mi sono trovata senza scarpe, vorrei correre anch'io ma dopo un pochino i miei piedi sono pieni di ferite e non posso fare altro che fermarmi a tamponarle come meglio possa...
Ed il mio caro pc è partito senza nemmeno salutare, nemmeno un accenno... è lì, fermo nella scatola che aspetta che decidiamo cosa farcene, buttarlo, come sarebbe logico, o rimandarlo dal suo "dottore" per una impietosa diagnosi.... Quanto mi manca!!... Per carità sono ospite di un signor pc...ma non trovo la mia roba, non trovo nulla e passo il tempo alla ricerca dei programmi che qua non ho, delle foto, delle mie cose....
Beh, non diventerò matta come nella canzone per il trascorrere del tempo ma qualche ritaglio in giro mi piacerebbe trovarlo, almeno da riuscire a fare qualcosa di quelle che mi piacciono ma che, come tutto quello che piace a me, richiede pazienza, concentrazione e non guardare l'orologio....
martedì 24 luglio 2007
...pensiero del giorno...
(dal film L'attimo fuggente)
lunedì 23 luglio 2007
La leggenda di Pietra Corva
domenica 22 luglio 2007
...pensiero della domenica...
sabato 21 luglio 2007
..la “mia” Madrid borbonica parte 1 e 2
Poco altro posso aggiungere…Come vedrete nella seconda slide ci sono dei personaggi e oggetti bronzei a dir poco “originali”. Nella stazione troviamo un monumento al rappresentante nell’ atto in cui compila un’ordine di vendita, il monumento forse al “viaggiatore distratto” che dimenticò in stazione cappello, borse e paltò e, fuori, vicino all’Istituto di Cultura italiano un omino che osserva lo stato degli scavi sotto un vetro in strada….
Pillole di…Madrid: la Madrid Borbonica. Seconda parte.
venerdì 20 luglio 2007
..le margherite, stelle della terra...
mercoledì 18 luglio 2007
...pensieri...
la luna annegata
Molto tempo fa, quando l'Inghilterra dell' est era tutta un pantano e una palude, la luna brillava nel cielo, proprio come adesso, illuminando le pozze degli acquitrini. Perciò ci si poteva aggirare qua e là scegliendo il sentiero, sicuri come di giorno. Ma quando c'era la luna calante i cieli diventavano bui, uscivano allo scoperto tutte le viscide, striscianti creature malvagie come gli spiriti maligni, che con l'inganno tiravano le persone verso la morte.
...la vacanza...
martedì 17 luglio 2007
pensiero del mattino
lunedì 16 luglio 2007
pensiero della notte...
Pillole di…Madrid: la Madrid Borbonica. Prima parte.
Partiamo nel nostro viaggio dalla Plaza de Cibeles, con la fontana dedicata a quella dea nel mezzo della piazza e il particolare Palacio de Comunicaciones, la nostra posta centrale, dall’aspetto di una torta nuziale con le guglie slanciate e bianche.Di fronte al Palacio de Comunicaciones si trova il Banco de Espana, in stile rinascimentale veneziano e l’inizio della Gran Via una delle arterie principali, con gli artistici tetti dei palazzi che vi si affacciano e, nelle vicinanze, la Puerta de Alcalà, neoclassico arco trionfale e la calle de Alcalà, un’altra delle vie principali.
Dalla piazza partono lunghi viali, chiamati "paseos", dove lungo gli alberati marciapiedi si trovano fontane e giochi d’acqua, chioschi con dehors dove fermarsi a bere e sentire anche musica, (qua nacque qualche anno fa ”la movida”) e persino giochi per bambini. E’ in pratica un unico viale che prende a seconda dei tratti i nomi di Paseo de la Castellana, Paseo del Prado e Paseo de Recoletos. Proseguendo lungo il Paseo del Prado, si incontra la piazza e la ”Fuente de Neptuno”. Lì si trovano il Ritz ed il Palace, due dei più prestigiosi, anche se vecchi ormai, alberghi di Madrid.
Il "paseo" prende il nome dal Prado, uno dei musei più celebri al mondo, la cui facciata neoclassica si erge a metà strada ed è adorna delle statue del Velazquez, del Goya e di Murillo, famosi pittori spagnoli di cui il museo contiene le raccolte. E’ una delle pinacoteche più importanti del mondo ed espone opere dei maggiori artisti italiani, spagnoli e fiamminghi, fra cui: Sandro Botticelli, Caravaggio, El Greco, Artemisia Gentileschi, Francisco Goya, Melozzo da Forlì, Rembrandt Harmenszoon Van Rijn, Pieter Paul Rubens e Diego Velázquez…
A poca distanza troviamo l’ingresso al bellissimo e colorato Real Jardin Botanico, ricco di piante esotiche e di fiori da tutto il mondo. Alle spalle del Prado si trova la Iglesia de San Jeronimo el Real, considerata la chiesa reale di Madrid (qui si sono sposati alcuni reali e molti nobili) e, di fronte, il Cason del Buen Retiro, sede staccata del Prado con davanti la statua della regina Maria Cristina di Borbone.
Ed ora stiamo per raggiungere uno dei parchi più belli di Madrid, “el Retiro” ma data la ora, meglio fare una sosta e riposarci un po’ ….
Continua………………………….